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Piano triennale per i diritti dei disabili: serve la banca dati

29 ago 2017
Piano triennale per i diritti dei disabili: serve la banca datiPiano triennale per i diritti dei disabili: serve la banca dati
Piano triennale per i diritti dei disabili: serve la banca dati - Maria Chiara Baglioni: "vorremmo che non rimanesse solo sulla carta"
Una ricognizione a 360 gradi sulla disabilità, primo piano di azione triennale frutto del lavoro dei volontari della Commissione CSD Onu, condiviso con Associazioni, istituzioni, Segreterie. Ieri è stato presentato alla Reggenza che l'ha sposato caldamente, poi inviato ai membri del Consiglio. Cosa funziona, cosa serve, diritti, sensibilizzazione, accoglienza: da oggi può diventare agenda di lavoro per la politica. Tanti i progetti che attendono di vedere la luce. Primo fra tutti, la banca dati. “Ancora non sappiamo quante siano le persone con disabilità, né quali siano le loro disabilità – spiega la presidente della Commissione Maria Chiara Baglioni – e c'è ancora grossa difficoltà a far parlare i servizi tra di loro e costruire piani individualizzati sulla persona”.
Vale anche nell'emergenza. In caso di intervento della protezione civile, non c'è una mappatura delle abitazioni in cui vivono le persone con disabilità. L'inclusione scolastica rappresenta invece motivo di orgoglio, “e' un fiore all'occhiello”. “Ci sono dei modelli educativi – spiega la Baglioni – che funzionano e che sarebbero da replicare anche fuori territorio, soprattutto nella scuola dell'infanzia ed elementari”. Ancora da vincere, invece, la sfida dell'inclusione lavorativa, cavallo di battaglia della commissione che quest'anno, con Segreteria Sanità e Lavoro, si è data l'impegno di emanare il decreto attuativo così come richiesto dalla legge quadro. “ Per permettere alle persone con disabilità di avere un inserimento nel mondo del lavoro che sia in base alle loro capacità residue”.
Nel piano triennale la Commissione ci ha messo il cuore e spera non vada sprecato, diventando punto di riferimento nelle decisioni che la politica dovrà prendere. Chiede l'impegno anche della società civile. Da qui l'invito perché associazioni e mondo del volontariato facciano squadra e lavorino insieme.

MF

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