Orgoglio e soddisfazione per i grandi traguardi raggiunti, ma anche la consapevolezza che si deve fare di più per sostenere i diritti di tutte le donne. Non è sufficiente, scrive la Reggenza, raggiungere una parità economica e civile se a questa non corrisponde anche un cambiamento culturale e di mentalità nella considerazione della donna. Decisiva, dunque, la dimensione educativa di questo impegno. Non solo nel garantire parità di accesso all'istruzione, ancora negata in tante parti del mondo, ma nel formare la società – e in particolare le giovani generazioni – al rispetto dei valori dell'uguaglianza di tutti i cittadini. La violenza di genere, sottolinea la Reggenza, resta purtroppo un motivo di vergogna per l'intera umanità e coinvolge tutti gli ambiti sociali, dal più povero al più ricco. Una violenza silenziosa e quotidiana che si consuma nelle case per mano di compagni e parenti. E sono ancora le donne a sopportare il peso maggiore della crisi economica e occupazionale. Purtroppo, scrive la Reggenza, anche nell'ambito delle istituzioni, della vita politica, economica e culturale del nostro Paese, la presenza femminile è ancora troppo contenuta. Resta molto da fare per rafforzare il ruolo delle donne in ogni settore della società, soprattutto ai più alti livelli dirigenziali e decisionali. Un ingiustizia ma anche, sottolineano i Capi di Stato, una fatale debolezza nel processo di crescita economica, politica e sociale. Dalla Reggenza un augurio a tutte le donne e la riconoscenza a quante si sono adoperate e si adoperano per affermare la pari dignità tra uomo e donna. Auspichiamo, conclude, che il loro esempio possa spronare altre donne ad esigere rispetto da chiunque e in qualunque circostanza. Ancora di più quando è necessario rompere il muro di vergogna e omertà che circonda le vittime di violenza.
Sonia Tura
Sonia Tura
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