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Scoppia il caso del presidente Agramunt: è stato sfiduciato anche dal Ppe ma lui non si dimette

27 giu 2017
Nel riquadro Marco GattiScoppia il caso del presidente Agramunt: è stato sfiduciato anche dal Ppe ma lui non si dimette
Scoppia il caso del presidente Agramunt: è stato sfiduciato anche dal Ppe ma lui non si dimette - Il Consigliere Marco Gatti a Strasburgo alla sessione estiva dell'assemblea parlamentare del Consigl...
A Strasburgo la sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, alla quale partecipa per San Marino il Consigliere Marco Gatti. In agenda temi come la lotta al terrorismo, i diritti umani in Turchia, la corruzione. In bilico per la prima volta il presidente dell'assemblea per una missione in Siria senza aver informato gli organismi.

Lo spagnolo Pedro Agramunt, presidente dell'Assemblea Parlamentare di Strasburgo, non ne vuol sapere di lasciare l'incarico nonostante le richieste di dimissioni dell'assemblea stessa per aver partecipato ad una missione in Siria, incontrando le autorità, senza averne informato gli organismi del Consiglio d'Europa. San Marino è presente in questi giorni all'assemblea di Strasburgo con il consigliere Marco Gatti: "Una questione politica importante – riferisce Gatti - che ha portato l'assemblea a chiedere le dimissioni del presidente, ma lui non si è dimesso, nonostante gli sia stato chiesto anche dal Ppe che è il suo partito”.
Ratificata intanto la nomina di tre giuristi che comporranno l'organo esterno indipendente che verificherà le responsabilità politiche, rispetto alle accuse di corruzione all'interno dell'assemblea.
I lavori a Strasburgo si erano aperti, nella giornata di ieri, con un minuto di silenzio in memoria delle vittime dei recenti attacchi terroristici e il via libera ad un dibattito sulla lotta europea al terrorismo. Sempre in tema di corruzione, il primo ministro moldavo, è intervenuto in plenaria per riferire dell'avvio nel suo paese di riforme per il recepimento delle sentenze della Corte Europea, mentre il Segretario Generale Jagland, sul rispetto dei diritti umani in Turchia, ha chiesto il rilascio dei prigionieri politici e ha ribadito che se Ankara reintrodurrà la pena di morte non potrà più essere membro del Consiglio d'Europa.

l.s.

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