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Ancelotti e riforme, lunedì Tavecchio espone il suo programma al Consiglio Federale

17 nov 2017
Carlo TavecchioAncelotti e riforme, lunedì Tavecchio espone il suo programma al Consiglio Federale
Ancelotti e riforme, lunedì Tavecchio espone il suo programma al Consiglio Federale - Ma per l'Assocalciatori di Damiano Tommasi è già no: per ora niente proteste ma c'è aria di guerra.
Un fascicolo di buone intenzioni e di piani Marshall applicati al calcio, avente “Carlo Ancelotti nuovo CT” come sottotitolo. Lunedì si terrà il primo Consiglio Federale post disastro Mondiale e Carlo Tavecchio dovrà dimostrarsi meritevole della fiducia incassata mercoledì. Sul piatto metterà il suo progetto di riforma, presumibilmente il solito minestrone di frasi fatte. A meno che non preveda di imitare per filo e per segno Belgio e Germania: loro sono usciti dalla crisi rinforzando lo scouting, aumentando i centri federali e formando gli allenatori di base. Nonché imponendo a tutti o quasi i settori giovanili dei club le stesse linee guida tecniche.

Vedremo, per ora l'unica certezza è che Tavecchio farà di tutto per imbarcare Carlo Ancelotti, tanto che avrebbe già messo in moto addirittura Adriano Galliani. Il lauto ingaggio – come fu per Conte – sarebbe coperto da uno sponsor e ogni altra richiesta di Carletto, visto lo stato dell'arte, dovrebbe essere accolta. L'ex Milan vorrebbe contratto fino al Mondiale 2022 e piena autonomia nella scelta del progetto tecnico e dello staff, nel quale potrebbero esserci i fedelissimi Maldini e Pirlo.

Al di là di tutto comunque Tavecchio dovrebbe essere in una botte di ferro, perché lo zoccolo duro della Federcalcio è con lui: un po' perché ne stima l'operato – rispetto a quello del suo predecessore Abete – un po' per motivi di opportunità. Contro c'è solo l'Assocalciatori di Tommasi, che si è esposto in maniera forte e chiara a favore della rivoluzione. Per ora però niente sit-in di protesta o cose simili, si aspetta di capire cosa succederà lunedì. Così al momento l'unico a saltare è Enrico Tarantino, dimessosi dopo 19 anni dall'incarico di sostituto pm della FIGC come segno di protesta contro il mancato addio di Tavecchio. “Mi sarei aspettato un gesto di fierezza” ha scritto su Facebook.


RM

Nel servizio le parole del presidente dell'AIC Damiano Tommasi

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