Alle volte un lancio alla bene e meglio, coniugato alla complicità del pacchetto difensivo avversario, possono scavare il solco tra vittoria e sconfitta, anche dopo oltre 90' senza reti. Il match winner del Martelli è Alfageme: il terzo gol stagionale dell'argentino – esattamente come gli altri due – porta tre punti, indispensabili per mantenere il passo di Venezia e Parma che il Padova ha già battuto nel girone d'andata e che gli uomini di Brevi affronteranno in serie, tra il 5 e il 9 aprile, col fattore campo a favore. Un fattore da tenere presente, in considerazione dei 6 punti che separano i veneti dalla vetta.
Quella di Mantova è una partita ostica, che Altinier prova a sbloccare in avvitamento. Lombardi timidi e raramente pericolosi davanti, nel primo tempo – in generale – c'è poco da vedere. In avvio di ripresa Brevi inserisce Alfageme per Altinier, dopo aver già dovuto rinunciare a Neto Pereira, infortunato, e sostituito da De Cenco. Madonna intanto impegna Tonti, proprio Alfageme non riesce a bucare sul tap-in.
Inerzia favorevole ai patavini, che sfiorano il vantaggio a un quarto d'ora dal termine con De Cenco che anticipa Tonti con un delizioso pallonetto che si infrange sul palo. Ancora alla ricerca della prima gioia in biancorosso, l'ex Bellaria.
Il Mantova prova ad approfittare degli spazi a disposizione, ma Renny Smith è prima lento ed egoista, poi pure sfortunato.
Arriviamo così al finale di partita, dove la composizione ad anello ci riporta alla staffilata di Emerson e alla dormita di coppia di Cristini e Siniscalchi.
Il Padova è terzo e tutto questo gran parlare del dualismo tra Venezia e Parma potrebbe proprio fare il gioco degli uomini di Brevi, trasaliti per un attimo sul fischio di Mei a tempo scaduto. Per l'arbitro pesarese c'è simulazione di Regoli e non fallo di Emerson. Il resto non conta.
LP
Quella di Mantova è una partita ostica, che Altinier prova a sbloccare in avvitamento. Lombardi timidi e raramente pericolosi davanti, nel primo tempo – in generale – c'è poco da vedere. In avvio di ripresa Brevi inserisce Alfageme per Altinier, dopo aver già dovuto rinunciare a Neto Pereira, infortunato, e sostituito da De Cenco. Madonna intanto impegna Tonti, proprio Alfageme non riesce a bucare sul tap-in.
Inerzia favorevole ai patavini, che sfiorano il vantaggio a un quarto d'ora dal termine con De Cenco che anticipa Tonti con un delizioso pallonetto che si infrange sul palo. Ancora alla ricerca della prima gioia in biancorosso, l'ex Bellaria.
Il Mantova prova ad approfittare degli spazi a disposizione, ma Renny Smith è prima lento ed egoista, poi pure sfortunato.
Arriviamo così al finale di partita, dove la composizione ad anello ci riporta alla staffilata di Emerson e alla dormita di coppia di Cristini e Siniscalchi.
Il Padova è terzo e tutto questo gran parlare del dualismo tra Venezia e Parma potrebbe proprio fare il gioco degli uomini di Brevi, trasaliti per un attimo sul fischio di Mei a tempo scaduto. Per l'arbitro pesarese c'è simulazione di Regoli e non fallo di Emerson. Il resto non conta.
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