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'La notte del Maestro': in 40000 a San Siro per l'addio al calcio di Andrea Pirlo

22 mag 2018
La partita finisce 7-7'La notte del Maestro': in 40000 a San Siro per l'addio al calcio di Andrea Pirlo
'La notte del Maestro': in 40000 a San Siro per l'addio al calcio di Andrea Pirlo - La partita finisce 7-7, tripletta di Pippo Inzaghi
C’erano tutti i grandi per l’addio al calcio del ‘Maestro’ Andrea Pirlo. Una parata di stelle da fare venire i brividi e far salire la nostalgia: presenti tutti i campioni del mondo nel 2006, c’era Ronaldo il fenomeno, Lampard, Vieri, Rui Costa, Shevchenko…insomma un concentrato di tecnica e classe di campioni che anche con qualche chilo in più hanno fatto esaltare i 40000 di San Siro che complici gli anni di magra di Inter e Milan per una sera hanno potuto ricordarsi del grande passato che fu. La partita finisce 7-7, ma il risultato lascia il tempo che trova, merita una menzione però Pippo Inzaghi che non perde il vizio di stare lì sul filo del fuorigioco e anche in un’amichevole mette a segno una tripletta.

Grande spettacolo per omaggiare uno dei più grandi nella storia del calcio. Uno dei pochi, ad aver giocato in tutte tre le grandi d’Italia ed essere stato amato da tutti i tifosi. La svolta in carriera al Brescia di Roberto Baggio, quando Carlo Mazzone ha l’intuizione di spostarlo da trequartista a playmaker davanti alla difesa facendolo diventare un campione di livello mondiale. Poi il trasferimento al Milan, con il quale vince tutto quello che c’è da vincere.

Ma i rossoneri negli anni cambiano pelle e Allegri decide che per lui non c’è più posto tra i titolari. Andrea, che di stare in panchina non ne ha proprio voglia, cambia aria e accetta l’offerta della Juve che deve rifondare dopo due deludenti settimi posti. Vince con Conte e vince anche con Allegri, che nel frattempo lo ha raggiunto a Torino. Poi un’esperienza in America per calcare i campi della MLS ed immergersi nella vita newyorkese. Ieri l’addio, e molti avevano la consapevolezza che probabilmente un altro come Andrea Pirlo sarà difficile da rivedere. Chissà se sarà proprio il figlio Niccolò, che ieri lo ha sostituito nel finale, a raccoglierne l’eredità.

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