La Reggiana non può sbagliare e – di fatto – non sbaglia: secondo successo consecutivo – dopo un solo punto in tre partite interne – per i gigliati, che mantiene inalterata la distanza dalla vetta, 8 punti più su.
Il Lumezzane regge un tempo, esattamente 44 minuti di puro assedio granata in cui l'unico alleggerimento bresciano rischia di quagliare con la complicità di Perilli, imperfetto sulla sventola di Bonomo e salvato da Rozzio sul successivo tentativo di Bacio Terracino.
La partita dei padroni di casa non ne risente, e Bovo fa le prove del vantaggio trovando un attento Pasotti, che nulla può in occasione del vantaggio. Varas si perde Cesarini, che protegge il pallone e si lascia andare in area di rigore: Zingarelli abbocca e dal dischetto è lo stesso Cesarini fredda Pasotti, che battezza l'angolo sbagliato.
Il Lume ci prova prima degli spogliatoi, impreciso il diagonale di Spaziale. Tutto buono in avvio di ripresa quando Pasotti esce in versione Superman e Genevier scarica in curva ad occhi chiusa e porta vuota.
La Reggiana legittima il vantaggio presidiano gli ultimi sedici metri ospiti, bucando anche Pasotti con un capolavoro di Cesarini, viziato però da una rilevata spinta. All'ora di gioco ci prova anche Ettore Marchi, che si organizza per la bicicletta – più bella che utile.
Il Lume è in bambola e – non si sa bene come – resta in partita fino all'88' quando Contessa realizza il gol che ogni terzino sogna, pescando il sette alla sinistra di un incolpevole Pasotti, che qualcosa di più forse poteva fare nell'uscita di pugno.
Vince e convince la Reggiana, a differenza di un Lumezzane in caduta libera e battuta ininterrottamente da sei turni consecutivi nei quali i gol segnati sono – anzi, è – uno soltanto.
LP
Il Lumezzane regge un tempo, esattamente 44 minuti di puro assedio granata in cui l'unico alleggerimento bresciano rischia di quagliare con la complicità di Perilli, imperfetto sulla sventola di Bonomo e salvato da Rozzio sul successivo tentativo di Bacio Terracino.
La partita dei padroni di casa non ne risente, e Bovo fa le prove del vantaggio trovando un attento Pasotti, che nulla può in occasione del vantaggio. Varas si perde Cesarini, che protegge il pallone e si lascia andare in area di rigore: Zingarelli abbocca e dal dischetto è lo stesso Cesarini fredda Pasotti, che battezza l'angolo sbagliato.
Il Lume ci prova prima degli spogliatoi, impreciso il diagonale di Spaziale. Tutto buono in avvio di ripresa quando Pasotti esce in versione Superman e Genevier scarica in curva ad occhi chiusa e porta vuota.
La Reggiana legittima il vantaggio presidiano gli ultimi sedici metri ospiti, bucando anche Pasotti con un capolavoro di Cesarini, viziato però da una rilevata spinta. All'ora di gioco ci prova anche Ettore Marchi, che si organizza per la bicicletta – più bella che utile.
Il Lume è in bambola e – non si sa bene come – resta in partita fino all'88' quando Contessa realizza il gol che ogni terzino sogna, pescando il sette alla sinistra di un incolpevole Pasotti, che qualcosa di più forse poteva fare nell'uscita di pugno.
Vince e convince la Reggiana, a differenza di un Lumezzane in caduta libera e battuta ininterrottamente da sei turni consecutivi nei quali i gol segnati sono – anzi, è – uno soltanto.
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