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Rio2016, rientro trionfale per gli atleti azzurri

23 ago 2016
Il rientro degli azzurriRio2016, rientro trionfale per gli atleti azzurri
Rio2016, rientro trionfale per gli atleti azzurri - Sono stati oltre 200 i tifosi che hanno atteso all'aeroporto di Fiumicino il rientro in patria degli...
Sono stati oltre 200 i tifosi che hanno atteso all'aeroporto di Fiumicino il rientro in patria degli azzurri impegnati alle Olimpiadi. Tanti applausi e bandiere, ma anche un po' di commozione per gli atleti italiani che hanno raggiunto traguardi storici in Brasile. Una vera e propria passerella per i portacolori dell'Italia, tra i quali c'era Daniele Lupo, storico argento nel beach volley insieme a Paolo Nicolai. Nella sala arrivi del Terminal 3 di Roma sono state celebrate anche le “farfalle” della ritmica, le nazionali di pallavolo e pallanuoto. C'era anche Tania Cagnotto, probabilmente una delle atlete più applaudite. L'Italia ha chiuso nella top ten il medagliere, egualiando i 28 podi di Londra. Nono posto finale davanti all'Australia e dietro la Corea del Sud, che precede gli azzurri per un oro in più, ma con ben 7 medaglie in meno. Dunque tanti applausi per gli azzurri al rientro in patria così come accaduto in altri paesi. Accoglienza trionfale anche in Svizzera per Nino Schurter che ha conquistato l'oro nella mountain bike. Primo gradino del podio anche per il quartetto del canottaggio formato da Mario Gyr, Simon Niepmann, Simon Schürch e Lucas Tramèr. Il terzo oro della nazionale rossocrociata era stato quello di Fabian Cancellara nel ciclismo su strada. Accolti in patria da eroi anche gli atleti tedeschi. La Germania ha chiuso al quinto posto il medagliere con 42 podi, con 17 ori. Tedeschi applaudi in passerealla a Francoforte sull'Eisener Steg. Grande accoglienza in patria per una squadra olimpica che dalla canoa ha avuto le maggiori soddisfazioni con ben 7 podi. Nel tiro, tedeschi secondi solo all'Italia per numero di medaglie. Da ricodare anche gli ori nel canottaggio e nell'equitazione, così come quello nel calcio femminile.

Elia Gorini

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