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San Marino calcio: l’analisi del lunedi

15 feb 2010
San Marino calcio: l'analisi del lunedi
San Marino calcio: l'analisi del lunedi
Luigi Grassi l’unico a parlare, sostiene la tesi dell’approccio sbagliato. Ciò significa che la squadra nonostante non abbia ancora centrato nessun obiettivo, resta fragile. La situazione è grave, se consideriamo che nemmeno due vittorie in trasferta consecutive, sono riuscite a spingere i Titani verso la definitiva identità. Siamo a due terzi di campionato e il tecnico non ha ancora individuato un assetto. Grassi indietro, poi avanti, poi ancora indietro. Due punte sì, due punte no. Confusione totale, paradossalmente troppe alternative che in teoria dovrebbero essere, invece, la panacea di ogni allenatore. A Vasto si era vista una formazione logica. Quattro difensori bloccati, tre centrocampisti di sostanza e Grassi, nel suo ruolo, aveva contribuito enormemente al blitz. Cesca era tornato al gol, Gasparello non è che avesse brillato, ma nemmeno sfigurato. Passano due settimane e nuova rivoluzione. Grassi torna a fare il centrocampista centrale, Amantini l’esterno destro di centrocampo. Risultato: ritmi bassissimi, squadra piatta e il piccolo Poggibonsi appena appena ordinato, sbriciola il castello di carta pesta biancoazzurro.
La convinzione che ha la società è che questa rosa deve assolutamente dare di più. I dirigenti hanno dato nelle mani di Evani una squadra completa in ogni settore e con almeno un'alternativa di qualità per ogni ruolo. Non regge la tesi degli squalificati, non regge la tesi degli infortunati. Ora siamo alla resa dei conti. Sarebbe un errore grandissimo da parte della società, concedere i canonici bislacchi sette giorni. Se c’è fiducia totale nel tecnico avanti con lui a prescindere da ciò che succederà a Fano. Se non c’è più fiducia e il rapporto è ormai logoro, cambiare subito. I separati in casa non hanno mai prodotto figli sani.

Lorenzo Giardi

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