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Verso #SanMarino2017: il Judo a caccia di podi ma senza proclami

23 mag 2017
Verso #SanMarino2017: il Judo a caccia di podi ma senza proclami
Verso #SanMarino2017: il Judo a caccia di podi ma senza proclami - Non ci sarà l'ormai ex punta di diamante Karim Gharbi, ultima medaglia d'oro sammarinese ai Giochi m...
A fari spenti ma con determinazione la Nazionale di Judo di San Marino, che è anche l'ultima ad aver regalato al Titano una medaglia d'oro ai Giochi dei Piccoli Stati. Targata Lussemburgo 2013 e firmata Karim Gharbi, argento anche nel 2015. Lui ovviamente non ci sarà, vista la squalifica di due anni comminatagli nel 2016 alla vigilia delle Olimpiadi di Rio, che saltò perché positivo a un controllo antidoping.

Confermati invece gli altri tre reduci dell'Islanda, ossia Jessica Zannoni, Paolo Persoglia e Giacomo Gennari. Che alla buona tradizione dei judoka biancazzurri ai Giochi – sempre a medaglia, escluse due edizioni – hanno già contribuito con 4 argenti, la Zannoni, e con un argento e un bronzo, Persoglia. Non gli ultimi arrivati dunque, anche se il CT Luca Cainero non si sbilancia:

“L'obiettivo è quello di fare bene, una medaglia spesso dipende da tanti frangenti. È stata una buona annata, Gennari e Persoglia hanno cambiato categoria – ai Giochi gareggeranno rispettivamente nelle categorie -81 e -90 kg, ndr – e ci si stanno consolidando bene. Stiamo sistemando le ultime cose, il peso ad esempio: tra una settimana saremo pronti".

Tra i tre, chi più di tutti può puntare al podio – per mere ragioni statistiche – è la Zannoni: nella categoria -78 kg le atlete saranno quattro e si sfideranno in un girone all'italiana. Eliminazione diretta e sei concorrenti in gara invece nei tabelloni di Gennari, e Persoglia: gli avversari magari non abbonderanno, farsi strada, però, non sarà facile. “Affronteremo compagini di un certo livello, che sanno farsi valere pure nelle qualificazioni dei tornei internazionali – osserva Cainero – la squadra più forte ce l'ha il Montenegro, subito sotto ci sono Lussemburgo e Monaco”.

RM

Nel servizio le parole del CT Luca Cainero

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