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Comitato Donne FUPS-CSdL: "Urgono provvedimenti per garantire pensioni dignitose alle giovani generazioni"

7 feb 2016
FUPS-CSdL
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Il Comitato Donne FUPS-CSdL, riunitosi nei giorni scorsi, si è soffermato in particolare sui temi della riforma pensionistica e delle tanto discusse unioni civili. Circa la riforma delle pensioni, è risaputo che urgono provvedimenti atti a garantire alle future generazioni pensioni dignitose; secondo l’art. 61 della nuova legge di bilancio, il Congresso di Stato dovrà presentare la riforma del sistema previdenziale entro il prossimo settembre. Il nuovo progetto dovrà contenere misure in materia di ammortizzatori sociali, mercato del lavoro e tutti gli aspetti inerenti questo progetto di legge senza gravare sulle fasce più deboli, ma con equità e conservando almeno in parte il sistema solidaristico.

Un aspetto centrale è l’età pensionabile, che auspichiamo non venga toccata. Se ci si dovesse confrontare con gli altri stati, vedremmo che in Italia, se dovesse andare a regime il sistema pensionistico nel 2050, occorrerà il compimento del 69 anno di età, più nove mesi, mentre in Germania, a regime nel 2029, l’età è stata fissata a 67 anni. In Francia a 62 anni per il minimo di iscrizione, così come in quasi tutti i paesi europei la soglia varia dai 60 ai 67 anni di età, ma non oltre.

L’altro argomento preso in esame è uno dei più discussi del momento: le unioni civili, di cui tanto si sta scrivendo e rispetto a cui ognuno avanza i propri pensieri e idee. Da un lato, l’aspetto laico-europeo che sta avendo la supremazia sulle tradizioni dei singoli paesi; dall’altro l’aspetto etico-morale e religioso. San Marino in questo campo è all’anno zero e le donne della FUPS-CSdL pensano che sia giunto il momento di affrontare in modo sereno e con spirito costruttivo un tema non più eludibile.

In questo periodo di transizione, dove stanno cambiando i costumi, dove i modi di pensare devono adeguarsi repentinamente a realtà diverse, forse non c’è stato tempo sufficiente per imparare ad accettare l’ “altro”.

Il rispetto dei diritti del prossimo, che fin dai primi anni di vita dovrebbe essere insegnato dalla famiglia in primo luogo e dalla scuola, costituisce la base etica per l’accettazione di coloro che definiamo “diversi da noi” per fisicità, per ideologie o per altre ragioni.

Comunicato stampa
Nerina Zafferani
Coordinatrice Comitato Donne FUPS-CSdL

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