La Sezione Anticrimine della Questura di Rimini ha sequestrato il patrimonio di Agin Gasi, spacciatore albanese in carcere dal 1998 per traffico internazionale tra Albania ed Italia. Parte del tesoretto riuscì all'epoca dell'arresto a sfuggire alle maglie della giustizia, che non poteva ancora contare sull'anagrafe dei rapporti finanziari. A destare i sospetti il tenore di vita della moglie dell'albanese, di Rimini, alla quale la Polizia ha recentemente sequestrato- dopo mesi di indagini- il sequestro di beni per 300 mila euro. La donna del boss dichiarava il minimo ma viveva in una casa lussuosa puntellata da viaggi, interventi di chirurgia estetica e auto di grossa cilindrata
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