I terroristi – 2 secondo alcune fonti – sono arrivati dal mare a bordo di un gommone. Armati di fucili d'assalto hanno fatto irruzione sulla spiaggia antistante due resort di Susa; poi hanno iniziato a far fuoco all'impazzata sui turisti. I più fortunati sono riusciti a barricarsi negli hotel, gli altri sono stati falciati senza pietà. 28 i morti; bilancio provvisorio. Le vittime sarebbero soprattutto tedesche e britanniche, ma si parla anche di 4 italiani; ucciso uno degli attentatori. Dopo la strage del Bardo la Tunisia torna a vivere l'incubo terrorismo. Colpita nuovamente anche la Francia, che ancora stava metabolizzando lo choc Charlie Hebdo. Un uomo, a bordo di un'auto – con una bandiera, pare, dello Stato islamico - è entrato in un impianto di gas nei pressi di Lione; quindi ha colpito alcune bombole provocandone l'esplosione, feriti alcuni operai. L'attentatore – il suo nome sarebbe Yassin Salhi, arrestata anche la moglie – è stato fermato da un pompiere. Poi la macabra scoperta: all'interno del complesso industriale vi era un corpo decapitato. La testa, infilzata sulla recinzione del cortile dello stabilimento, era coperta di scritte in arabo. La vittima è il gestore di una società di trasporti, trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nel frattempo, a Kuwait City, un uomo con una cintura esplosiva causava una strage in una moschea sciita durante la preghiera del venerdì: si parla di 25 morti e decine di feriti. L'attentato è stato rivendicato dall'ISIS, che nei giorni scorsi aveva esortato i suoi sostenitori a trasformare il Ramadan in un tempo di “calamità per gli infedeli”
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