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L'avvocato di Podeschi e Baruca commenta il nuovo rinvio a giudizio: "Minestra riscaldata"

28 ago 2017
Stefano Pagliai
Stefano Pagliai
"Riceviamo notifica a mezzo stampa, come ohimè usuale a San Marino, dell'intervenuta citazione a giudizio di Claudio Podeschi e Biljana Baruca per la vicenda della presunta corruzione per il rilascio del passaporto diplomatico a Paul Phua. Come preannunciato a più riprese ci difenderemo in aula da un'accusa inconsistente e da un’azione che riteniamo non legittima. Si tratta, infatti, sempre dello stesso, fantomatico, bonifico ricevuto dalla Svizzera: ieri contestato come riciclaggio, oggi contestato come corruzione. Sempre dello stesso fatto si parla così assistendo, parafrasando Nietzsche, all'ennesimo eterno ritorno dell'uguale. Detta in maniera più ruvida, ci viene riproposta la stessa minestra riscaldata sotto un diverso vestito giuridico. Il che, francamente, pare intollerabile in un moderno Stato di diritto in cui non dovrebbe potersi processare più volte la stessa persona per lo stesso fatto.
Niente di nuovo sotto al sole dunque, e, soprattutto, niente di concreto. Claudio Podeschi non aveva alcuna competenza per il rilascio delle nomine diplomatiche, rimessa collegialmente al Congresso di Stato. Le modalità di rilascio di quel passaporto sono già state ricostruite dai dirigenti della Segreteria agli Esteri i quali ne hanno riconosciuto la piena regolarità escludendo, comunque, pressioni da parte di Claudio Podeschi. L'aula del processo, come sempre, sarà la sede dove far emergere la verità. Confidiamo quindi in una pronta fissazione del dibattimento
".

Avvocato Stefano Pagliai

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