La stessa società è sotto indagine anche da parte della magistratura. Tutto è cominciato ai primi di aprile del 2006, quando un signore - probabilmente vicino alla Avi Rent - è stato denunciato a piede libero per presunta truffa e falsificazione. Voleva immatricolare una Ferrari all'ufficio registro automezzi, ma i documenti che aveva esibito, secondo i funzionari dell'ufficio, erano falsi. Lui a sua volta dichiarò di essere stato raggirato da chi gli voleva vendere la Ferrari. Da quel momento sono partite le indagini di carattere giudiziario. Si sarebbe scoperto che la Avi Rent srl, di Dogana, il cui pacchetto azionario è passato di mano tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006, aveva noleggiato diverse auto di grossa cilindrata che poi non erano più rientrate. Non ricevendo il canone di noleggio, la Avi Rent - pare - non abbia pagato a sua volta il dovuto a chi aveva erogato il finanziamento o il leasing, per l'acquisto delle auto. Per questo motivo una, o piu' finanziarie, avrebbero denunciato alla magistratura la società di noleggio auto. Il Congresso di stato, ha deciso la revoca della licenza, perché la Avi Rent - che non viene mai menzionata nella comunicazione ufficiale divulgata dalla segreteria industria - ha svolto la propria attivita in forma tale da menomare il prestigio e gli interessi della Repubblica. Di fronte a situazioni di questo tipo e ad elementi distorsivi di un corretto interscambio commerciale e dei rapporti con l’Italia e l’Unione Europea, il Governo – prosegue la nota – non esiterà ad adottare provvedimenti adeguati per salvaguardare le imprese serie, il nostro sistema economico e la stessa immagine del Paese. Stando ad indiscrezioni, altre società aventi lo stesso oggetto sociale potrebbero essere oggetto di provvedimenti di carattere amministrativo. Di certo, sono state verificate da parte della Commissione di Vigilanza e controllo sulle società ed anche da parte delle forze dell'ordine.
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