Non solo ordinaria amministrazione, la Centrale Sindacale Unitaria chiede al Governo norme di ampio respiro, in grado di orientare le scelte sociali ed economiche del Paese. Una finanziaria propositiva, insomma, questa la richiesta. Nell’immediato, comunque, la CSU chiede una serie di provvedimenti esecutivi. Tra questi l’aumento degli assegni familiari, l’incremento del 20% del contributo dello Stato per il mutuo prima casa e l’estrapolazione di alcune norme, contenute nella riforma pensionistica, sulle quali è già stata raggiunta un’intesa. Corposa la parte del documento riguardante gli impegni programmatici richiesti all’Esecutivo. In campo sanitario si chiede ad esempio di dare piena attuazione alle recenti leggi di riforma dell’ISS. Riguardo al personale si ritiene prioritario definire i nuovi profili professionali e gli inquadramenti in linea con il processo di riforma della PA. In tema fiscale il sindacato considera fondamentale l’introduzione di nuovi ed efficaci strumenti di accertamento. Richiesti anche interventi in tema di politiche abitative, innovazione tecnologica, debito pubblico, tutela dei risparmiatori. La CSU invoca il completamento in tempi rapidissimi della prima fase di riforma del sistema pensionistico. Da riformare – si legge nel documento – anche la normativa sulle politiche del lavoro. Il testo spazia infine dalle infrastrutture alle energie rinnovabili, al contrasto dell’aumento del costo della vita.
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