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Capodanno, è crisi anche nel settore viaggi

3 dic 2009
Capodanno, è crisi anche nel settore viaggi
Capodanno, è crisi anche nel settore viaggi
Dopo 20 anni di tutto esaurito per la settimana di Capodanno l’Italia si piega alla crisi e all’aumento del 30% del costo dei pacchetti. Il calo registrato si aggira intorno al 15% per numero di turisti e 20% in termini di fatturato. A San Marino la situazione cambia a seconda dell’agenzia viaggi interpellata. Alcune segnalano una flessione delle prenotazioni rispetto allo scorso anno e una maggior fatica a portare a termine le vendite. Ma non per tutte è così. Altre, infatti, dicono di non avere risentito della recessione. Insomma, i sammarinesi che vogliono partire partono, in barba ai costi. Le destinazioni sono quelle classiche di lungo raggio: Caraibi, Oceano Indiano, Thailandia. Ma tanti viaggiatori scelgono mete più vicine come le capitali d’Europa. Tornando all’Italia si metteranno in viaggio10 milioni di persone. Ma dato nuovo, a testimonianza del trend negativo, è che anche la fascia alta o altissima del mercato turistico sta risentendo della crisi. Prima quell’8% prenotava sin da settembre, oggi ha cambiato abitudini. La flessione registrata è del 5%.
Altra novità, questa volta positiva, riguarda la scoperta della provincia italiana per la festa di Capodanno. Sono sempre più numerosi i clienti che scelgono le città italiane per trascorrervi un soggiorno. Vincono, su tutte, Roma e Venezia, ma si piazzano bene anche Genova, Cagliari, Rimini, Siena e Ferrara.

Monica Fabbri

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