Sull’eliminazione del vincolo per le imprese commerciali, che lascia il 49% delle quote di proprietà ai non residenti, l’Unione Sammarinese Commercianti si dimostra cauta. Un’apertura così ampia e generalizzata, per l’Usc, potrebbe penalizzare le realtà commerciali sammarinesi di dimensioni modeste. Più determinata Osla secondo cui si tratta di dare valore aggiunto al sistema commerciale a patto che sia una apertura di qualità altrimenti non se ne fa nulla. Intanto, la rivoluzione del comparto commerciale va avanti. La nuova legge in materia sarà presentata entro dicembre ai partiti del Patto per San Marino, dopodichè si avvierà l’iter consiliare. Per il Segretario di Stato competente, Arzilli non c’è solo l’articolo 51, ma si punta ad una definizione degli outlet, degli spacci aziendali per le industrie manifatturiere. E poi, nuovi orari che implicano una diversa organizzazione del lavoro, con maggiori garanzie durante l’estate di avere negozi aperti anche alla sera. Le attività commerciali non saranno più scollegate tra loro; turismo e commercio dovranno andare di pari passo con specifiche collaborazioni. Già stabilite le nuove regole per SMaC Card e saldi di fine stagione che partiranno dal 1° gennaio 2010.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©
