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Emendamento indennità malattia, Csu: "Azione vergognosa della maggioranza!!"

19 dic 2014
Emendamento indennità malattia, Csu: "Azione vergognosa della maggioranza!!"
Emendamento indennità malattia, Csu: "Azione vergognosa della maggioranza!!"
Ignorando le ripetute e pressanti richieste della CSU, le forze di maggioranza questa mattina in Consiglio hanno approvato l'emendamento che abbassa in modo significativo l’indennità economica di malattia, prevedendo per i primi due giorni l'indennizzo al 50%, mentre per i restanti giorni di malattia la stessa indennità passa all’86%, fino al 365° giorno.

Fino ad oggi per legge l'indennità è stata dell’86% per i primi 14 giorni, e del 100% per i giorni successivi fino a 6 mesi. In questo modo, abbassando in modo significativo tale indennità, si vanno a colpire e a penalizzare le malattie lunghe, senza in alcun modo intaccare i possibili abusi, che per lo più avvengono per brevi periodi.

La maggioranza ha dunque ignorato totalmente il pressante appello della CSU di ritirare questo emendamento, così come ha del tutto ignorato la richiesta della Centrale Sindacale Unitaria di incontrare i gruppi consiliari delle stesse forze che sostengono il Governo, per un confronto sulla legge di bilancio 2015, compresi alcuni emendamenti particolarmente inaccettabili, tra i quali, appunto, quello di cui sopra, e sulla obbligatorietà della Smac.

Quello commesso oggi dalla maggioranza è un atto vergognoso e antidemocratico e una misura fortemente punitiva verso i lavoratori, che come sempre sono quelli che vengono chiamati a pagare il prezzo più alto di una crisi rispetto alla quale non hanno nessuna responsabilità.

La cosa più grave è che si vanno a colpire i lavoratori che stanno male per lunghi periodi. È questo il suo senso di giustizia?!? Se si vuole fare un'azione di contrasto ai possibili abusi, questo deve avvenire esigendo un comportamenti rigoroso da parte del personale medico, e non certo mettendo in campo simili misure punitive!

La CSU metterà in atto iniziative per contrastare tale provvedimento.

Comunicato stampa CSU

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