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L'intervento del consigliere Andrea Zafferani (Civico10) in relazione al comma 3

15 set 2014
L'intervento del consigliere Andrea Zafferani (Civico10) in relazione al comma 3
L'intervento del consigliere Andrea Zafferani (Civico10) in relazione al comma 3
CONTINUA IL DEFICIT DI BILANCIO E SI APRE LA STRADA AL DEBITO
Nonostante le dichiarazioni trionfali il nostro bilancio resta in deficit, e lo è da 5 anni oramai, il pareggio è lontano e stiamo continuando ad accumulare debito pubblico: anzi, il debito pubblico lo si sta addirittura ricercando, gloriandoci del fatto che si vanno a cercare finanziamenti esteri e presentandolo come soluzione ai problemi, quando invece dovrebbero farci inorridire e preoccupare, visto quello che sta accadendo ai Paesi indebitati verso l'estero. Non abbiamo debito verso l'estero e lo stiamo andando a cercare: come metterci una mannaia sulla testa col sorriso sulle labbra.
AUMENTANO LE TASSE PER FINANZIARE LA SPESA CORRENTE
Non basta, perchè l'incremento delle entrate deriva dall'incremento delle tasse che grava principalmente sulle fasce deboli della popolazione e da incrementi di oneri, balzelli e tasse sulle piccole imprese, che vengono sempre più disincentivate ad operare; e vedremo cosa accadrà quando arriverà l'Iva. L'aumento delle imposte, che viene indicato come ineluttabile a pagina 21 del programma economico, è una scelta politica che invece andrebbe limitata all'osso e finalizzata agli investimenti, allo sviluppo delle imprese, alle opere pubbliche, ecc...in modo che possa generare un ritorno nei tempi più brevi possibile e non determinare una recessione. Noi la usiamo per continuare a finanziare la spesa corrente.
LE SPESE SI RIDUCONO POCO, E SONO TUTTI TAGLI LINEARI
Andrebbe certamente preferito una riduzione della spesa, specialmente nel nostro caso dove c'è ampissimo margine per farlo. Invece il Governo nel 2013 ha scelto di tagliare di 15 milioni la spesa in conto capitale, quella per gli investimenti e lo sviluppo, su circa 90 milioni di partenza. Ed ha tagliato di solo 10 milioni la spesa corrente, su 526 milioni di partenza, effettuando tra l'altro principalmente tagli lineari agli enti (che spiegano 7 dei 10 milioni di risparmi), tagli lineari che poi sono stati ripetuti anche quest'anno non solo sugli enti ma anche sulle retribuzioni, aggredendo di più le retribuzioni più basse. Così si svantaggiano le fasce più deboli della popolazione perchè si mettono in crisi i servizi forniti dagli Enti, a partire dall'Iss e dalla scuola: tagli ai servizi di cui tutti i cittadini si stanno accorgendo, e che non guardano minimamente alle condizioni economiche di chi richiede l'accesso a farmaci e prestazioni, perchè tutti pagano uguale, mentre l'ISEE è molto lontano da venire. Pochi tagli e fatti male penalizzando le fasce più deboli, conditi da un sacco di belle chiacchiere di cui però i cittadini si fanno ben poco.
MANCAVA IL CONDONO FISCALE, E ORA ARRIVA ANCHE QUELLO, DOPO UNA RIFORMA CHE CAMBIA POCO O NULLA SU LOTTA ALL'EVASIONE
Ecco perchè diciamo che non ci siamo, che la politica economica del Governo è completamente sbagliata e sta portando il Paese in grande difficoltà. Tagli lineari, debiti e aumento delle tasse, cos'altro servirebbe per condire questa devastante minestra?
Qualcosa mancava, un condono fiscale, che purtroppo è arrivato con questo assestamento. Un condono è già difficile da accettare quando si mette in piedi un nuovo sistema fiscale che preveda una strenua e concreta lotta all'evasione fiscale, figuriamoci se si può accettare adesso, dopo una riforma fiscale che non cambia quasi nulla sul fronte degli strumenti a disposizione dell'Ufficio Tributario per combattere l'evasione stessa, che prevede mille vincoli e mille limiti alla loro capacità di controllo patrimoniale e di incrocio dei dati (a proposito di questo c'è uno dei vostri emendamenti dell'ultima ora che avremo modo di commentare in seguito), che prevede vari vincoli alle ispezioni dirette presso le imprese. L'unica novità vera della riforma, l'uso della Smac Card come strumento di tracciabilità, lo avete demolito attraverso una gestione fallimentare della sua implementazione, facendola diventare più che altro strumento di disagio. Capiamo quindi perchè questa riforma fa da preludio alla necessità di nuovi condoni futuri, come accade vicino a noi, dove ogni condono è l'ultimo (fino a quello successivo).
Certo, oggi perchè in Commissione Finanze quando abbiamo proposto di dare all'Ufficio questi strumenti ci avete detto che volevamo lo Stato di Polizia: a giudicare da quanto sta emergendo dalle carte delle indagini della Magistratura, l'evasione fiscale, l'opacità, l'impossibilità di controllare i flussi patrimoniali e la possibilità di dichiarare quello che si vuole è parte essenziale di quel modello economico che qualcuno, come ho detto in comma comunicazioni, ha sempre difeso e continua a difendere.
UN CONDONO TOMBALE CHE CON 2 SPICCIOLI SALVA EVASIONI CLAMOROSE
Di fronte a una riforma che non cambia nulla sul fronte della lotta all'evasione, arriva un condono tombale che consente a chi ha fatto una omessa dichiarazione, omessa dichiarazione, di risolvere la partita con 4000 o 8000 euro, a prescindere da quanto abbia evaso. E le cifre sono ancora più irrisorie per chi deve regolarizzare la propria posizione: con 250 euro si condonano irregolarità su redditi da capitale, da terreni e fabbricati, da interessi e plusvalenze, ecc...a prescindere dall'ammontare dell'evasione. Ma non basta, con 6000 euro si possono regolarizzare ricavi per oltre 10 milioni di euro, 10 milioni! Cos'altro c'è da dire di fronte alla devastazione culturale che si crea per raccogliere 2 spiccioli? Che magari saranno utilizzati per dare ancora qualche consulenza per scrivere norme del genere (lo dico se il Segretario non si arrabbia, visto come difende i suoi consulenti), visto che per i consulenti strapagati i soldi si trovano sempre?
Il Segretario tiene a dire che si chiama “transitorio fiscale” e non condono; io guardo alla sostanza e vedo che con pochi euro si sistemano evasioni clamorose e non lo chiamo condono, lo chiamo scandalo, che è ben diverso. E capisco perchè la Magistratura parla di una associazione a delinquere che continua a perpetuarsi.
SERVIREBBERO AZIONI DI SVILUPPO VERE, RIFORME SERIE...
Tagli lineari, debiti, aumento delle tasse e condoni. Ci sarebbe altro da aggiungere? Purtroppo si, non è finita. C'è da analizzare ancora la politica di sviluppo del Governo, su cui ci sarebbe da stendere un altro velo pietoso. Cosa ci si aspetterebbe da un Governo serio? In primis la messa in campo di un pacchetto di norme e incentivi codificate e uguali per tutti per favorire la nascita di imprese in territorio, specie quelle attive in settori che noi intendiamo incentivare. In secondo luogo norme atte a favorire l'occupabilità dei giovani sammarinesi, visto che la disoccupazione giovanile è superiore alla media europea, il che richiede non gli abbattimenti salariali ma serie politiche formative e incentivi crescenti nel tempo alle imprese che credono ai giovani e li fanno crescere al loro interno. In terzo luogo, ma forse più importante di tutto, una serie di riforme strutturali, a partire dalla riforma della Pubblica Amministrazione che deve diventare erogatrice di servizi e non esecutrice di norme, e va avvicinata nelle sue dinamiche al settore privato; poi vanno rese più veloci le cause civili riguardanti le imprese; va messa in campo una vera Agenzia per lo Sviluppo che presenti il sistema San Marino alle imprese estere, le cerchi e le assista nella loro venuta in territorio; vanno ridotte in maniera strutturale le imposte sulle imprese, piccole o grandi che siano; ma servono anche riforme strutturali del mercato del lavoro, dei servizi di telecomunicazioni, in merito alla concessione di residenze, e altre riforme ancora, ecc...Il tutto eliminando totalmente la discrezionalità del Congresso di Stato in tutti gli ambiti, le Commissioni, le valutazioni ad hoc, ecc...norme chiare, uguali per tutti e da presentare all'estero con coraggio e orgogliosi del nostro sistema.
Di tutto questo non manca solo qualcosa nelle politiche del Governo, manca tutto. Una leggina per lo sviluppo che contiene 2 piccoli interventi su residenze e incentivi fiscali, una riforma del lavoro che prova ad occupare 2 persone dove prima ne era occupata 1 semplicemente dimezzando gli stipendi a entrambe le persone, e per il resto il deserto e tante dichiarazioni di intenti. Questa è la politica di sviluppo del Governo.
...INVECE RITORNANO LA DISCREZIONALITÀ E GLI ACCORDI AD HOC
Ma c'è di più: c'è il ritorno della più completa discrezionalità del Congresso di Stato. Speravamo di averla dimenticata invece ritorna prepotente. La vicenda Luxury Department Store mostra un Governo che, tramite accordi ad hoc, torna ad agevolare le imprese che crede come crede, esponendo lo Stato con investimenti milionari a fondo perduto ed esenzioni pluriennali dalle imposte; prima ancora, la vicenda Colombini-Febal aveva visto il governo, tramite accordi ad hoc, concedere ampie deroghe alle leggi del nostro Paese in materia di lavoro, distacchi e di assunzione di frontalieri.
Questo è il modo di operare di 20 anni fa, quando si è costruita la cupola che oggi vediamo emergere con prepotenza. Anche allora chi diceva qualcosa contro le agevolazioni fiscali decennali e le concessioni ad hoc veniva etichettato come nemico dello sviluppo e contrario alla crescita dell'occupazione, poi si è scoperto che erano in gran parte tangenti ed arricchimento personale. Oggi ribadiamo con forza che la discrezionalità, il muoversi al di fuori delle leggi, il concedere condizioni ad hoc a seconda dell'azienda è un modo per fare del male allo Stato e per renderlo poco attrattivo verso gli investitori seri che vogliono condizioni certe. E dimostra che i problemi che la Magistratura sta facendo emergere sono quantomai attuali.
VELO PIETOSO SUL FONDO DI SOLIDARIETÀ, CHE È POCO PIÙ DI UNA CARITÀ
Voglio concludere stendendo un velo pietoso su come avete declinato il Fondo di solidarietà. Ci avete bocciato senza appello il reddito di cittadinanza perchè il provvedimento lo doveva fare il Governo, non si poteva accettare una proposta dell'opposizione; avete annunciato di voler varare qualcosa di simile, e oggi arrivate con un articolo che oltre a rimandare tutto ad un Decreto, come al solito, declina il Fondo come una iniziativa che assomiglia tanto alla carità. Tutto rimandato alla beneficenza privata, obiettivi di entrata attorno ai 300 mila euro. Cari disoccupati senza ammortizzatori sociali, siete oltre mille ed il Governo ha deciso di garantirvi circa 300 euro a testa. All'anno ovviamente. Giudicate voi se queste possono definirsi politiche di sostegno al reddito. Questa settimana ricorre in tutta Europa la settimana del reddito di base: chiedo ai partiti europeisti della maggioranza perchè guardano all'Europa solo quando gli fa comodo, ignorandola quando si tratta di aiutare i più deboli.
Mi permetto di dire che è una vergogna assoluta quello che state facendo. E di ribadire che l'unica soluzione per il Paese è che vi dimettiate prima possibile e lasciate spazio a chi ha altre idee e altri modi di operare.

Comunicato stampa Civico 10

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