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Dimissioni Lonfernini e Marcucci: confronto concluso

20 nov 2014
Dimissioni Lonfernini e Marcucci: confronto concluso
Dimissioni Lonfernini e Marcucci: confronto concluso
Entrano in Consiglio Grande e Generale Roger Zavoli e Nicola Selva, rispettivamente vice coordinatore e portavoce dell'Unione per la Repubblica. Sostituiscono i dimissionari Gian Marco Marcucci e Giovanni Lonfernini. I due neo consiglieri hanno giuramento al termine del dibattito che ha visto ancora una volta l'Aula discutere e dividersi sull'opportunità di lasciare il Consiglio quando si è coinvolti, a vario titolo, in inchieste giudiziarie. Non è un atto dovuto, ripetono Dc e Psd. Alla luce della legge, la scelta delle dimissioni è personale. Il partito socialista, per voce di Simone Celli, ricorda di avere posto da tempo il problema di riscrivere le regole del gioco tutti insieme: su incompatibilità, ineleggibilità e sulle cause di decadenza. Dimissioni necessarie invece per Sinistra Unita, Rete e Civico 10. Il giudizio politico è necessario, ribadiscono, dato che i consiglieri sono coinvolti nella maxi-indagine del conto Mazzini, vicenda che racconta una situazione creata dalla politica per la politica. Denise Bronzetti condivide l'opportunità di queste dimissioni perchè, ribadisce, spettano all'Aula le considerazioni di tipo politico. Azioni tardive, aggiunge, dal momento che la responsabilità politica è manifesta. Per Luca Lazzari le dimissioni di Lonfernini e Marcucci sono uno dei segni della grave malattia che ha colpito la politica. Tutti insieme, dice, dobbiamo impegnarci nel ricercare la verità. E solo dopo il riconoscimento degli errori può partire la riconciliazione. Passa la procedura d'urgenza e viene approvata con 50 voti a favore e una sola astensione, la modifica al regolamento consiliare che impegna i Segretari di Stato ad accompagnare con una relazione illustrativa i decreti delegati e i decreti legge che arrivano in Consiglio. Non seguendo l'iter della doppia lettura consiliare si dà modo così ad ogni consigliere di esercitare un maggiore controllo sulla produzione normativa. Una scelta che segue un ordine del giorno approvato dal Consiglio e che ha visto levarsi in modo bipartisan la richiesta di accellerare la presentazione all'Aula della riforma complessiva del regolamento consiliare. Si alla procedura d'urgenza per le norme sul trasporto transfrontaliero su strada di contante in euro, approvate con 35 voti a favore, 2 contrari e 8 astensioni. Il governo chiede il rinvio di due decreti: quello sugli appalti e quello sulla protezione civile e il Consiglio approva le modifiche ai provvedimenti sulle Start Up ad alta tecnologia. Adesso tocca alla legge sull'editoria e la professione degli operatori dell'informazione. Il dibattito è appena iniziato. 29 le richieste di parola

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