Il mondiale Under 20 mette in vetrina il derby linguistico tra Portogallo e Brasile, con in palio un posto in semifinale: Joao Nunes apre le danze sbattendo su Jean, mentre dalla parte opposta un blocco irregolare costa il vantaggio ai verdeoro, a segno con capitan Danilo su corner. Velate proteste brasiliane per il contatto Lucao-Estrella, ma Felix Zwayer fischia deciso per l'incredulità di Rogerio Micale.
Nella ripresa c'è una buona opportunità per Duarte, diffidato ed ammonito, che di testa non riesce a spingere i suoi verso la semifinale, che sembrava quasi fatta sullo splendido diagonale mancino di Rony Lopes, fermato dall'interno del palo brasiliano.
Lo 0-0 permane anche nei supplementari, dove Rony Lopes non trova il gol di testa, mentre Gelson Martins fallisce l'infallibile. C'è solo il Portogallo negli extratime, ma il gol non arriva. Sono i rigori a decidere la qualificazione, verdeoro per effetto del penalty di Gabriel e soprattutto per quello di Nunos Santos.
Per il Brasile ora si profila l'ostacolo Senegal, unica formazione a superare il taglio dei quarti senza ricorrere alla lotteria dei calci di rigore. La sfida tra sorprese con l'Uzbekistan dà ragione ai Leoni della Teranga, che soffrono in avvio le incursioni di Abdullaev e compagni. Gli africani sfiorano il vantaggio su gentile concessione di Giyosov, che apre il corridoio centrale ad Alassane Sow, murato efficacemente da Khamraev. L'estremo uzbeko concede il bis nella ripresa, chiudendo sul destro di Roger Gomis. La qualità agli africani non manca e neppure un pizzico di follia, come dimostra Ibrahima Sy. Splendido il vantaggio senegalese, che arriva ad un quarto d'ora dal termine: Remi Nassalan si beve Ashurmatov e porge a Mamadou Thiam il pallone che vale la semifinale col Brasile.
Dall'altra parte del tabellone saranno Serbia e Mali, che arrivano ad un passo dalla finale grazie ai calci di rigore. I balcanici affrontavano gli Stati Uniti in un match che – nonostante i tentativi di Antonov e Thompson nel primo tempo e quelli di Zivkovic e Rubin nella ripresa – non ne vuole sapere di sbloccarsi nel punteggio. Si procede così ai tempi supplementari dove la discesa di Mandic e l'errore di Saponjic fanno capire come l'equilibrio non si spezzerà se non dal dischetto: Sonora e Rajkovic sbagliano, Requejo calcia malissimo e Nemanja Maksimovic mette la sua firma nel successo serbo nei quarti di finale del Mondiale Under 20.
In semifinale il sorprendente Mali, che decisamente contro pronostico butta fuori la corazzata Germania, in vantaggio con Brandt al 38' sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il potenziale colpo del KO è sul destro di Hany Mukhtar ad inizio ripresa: il fallo di Sacko su Dudziak vale il penalty per i tedeschi, ma Diarra è superlativo nel tenere a galla i suoi.
Iniziano lì due minuti terribili per i panzer, che 100 secondi più tardi trovano la via del pareggio sulla punizione che Youssouf Kone recapita sulla testa di Coulibaly. La Germania fallisce il nuovo vantaggio ancora con Mukhtar e trema sul bolide Gbakle. Si va ai suypllementari, dove Malick Toure manca malamente l'appuntamento con la storia e Marc Kempf regala l'ultimo brivido calcolato ai tifosi tedeschi. Ci vogliono i rigori per determinare chi affronterà la Serbia per un posto in finale: decisivo il piattone in diagonale di Stark, che non trova la porta e spezza suo malgrado il sogno tedesco di tornare a vincere il Mondiale Under 20 a distanza di 24 anni. Ora Mali e Senegal sognano una finale tutta africana della storia.
LP
Nella ripresa c'è una buona opportunità per Duarte, diffidato ed ammonito, che di testa non riesce a spingere i suoi verso la semifinale, che sembrava quasi fatta sullo splendido diagonale mancino di Rony Lopes, fermato dall'interno del palo brasiliano.
Lo 0-0 permane anche nei supplementari, dove Rony Lopes non trova il gol di testa, mentre Gelson Martins fallisce l'infallibile. C'è solo il Portogallo negli extratime, ma il gol non arriva. Sono i rigori a decidere la qualificazione, verdeoro per effetto del penalty di Gabriel e soprattutto per quello di Nunos Santos.
Per il Brasile ora si profila l'ostacolo Senegal, unica formazione a superare il taglio dei quarti senza ricorrere alla lotteria dei calci di rigore. La sfida tra sorprese con l'Uzbekistan dà ragione ai Leoni della Teranga, che soffrono in avvio le incursioni di Abdullaev e compagni. Gli africani sfiorano il vantaggio su gentile concessione di Giyosov, che apre il corridoio centrale ad Alassane Sow, murato efficacemente da Khamraev. L'estremo uzbeko concede il bis nella ripresa, chiudendo sul destro di Roger Gomis. La qualità agli africani non manca e neppure un pizzico di follia, come dimostra Ibrahima Sy. Splendido il vantaggio senegalese, che arriva ad un quarto d'ora dal termine: Remi Nassalan si beve Ashurmatov e porge a Mamadou Thiam il pallone che vale la semifinale col Brasile.
Dall'altra parte del tabellone saranno Serbia e Mali, che arrivano ad un passo dalla finale grazie ai calci di rigore. I balcanici affrontavano gli Stati Uniti in un match che – nonostante i tentativi di Antonov e Thompson nel primo tempo e quelli di Zivkovic e Rubin nella ripresa – non ne vuole sapere di sbloccarsi nel punteggio. Si procede così ai tempi supplementari dove la discesa di Mandic e l'errore di Saponjic fanno capire come l'equilibrio non si spezzerà se non dal dischetto: Sonora e Rajkovic sbagliano, Requejo calcia malissimo e Nemanja Maksimovic mette la sua firma nel successo serbo nei quarti di finale del Mondiale Under 20.
In semifinale il sorprendente Mali, che decisamente contro pronostico butta fuori la corazzata Germania, in vantaggio con Brandt al 38' sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il potenziale colpo del KO è sul destro di Hany Mukhtar ad inizio ripresa: il fallo di Sacko su Dudziak vale il penalty per i tedeschi, ma Diarra è superlativo nel tenere a galla i suoi.
Iniziano lì due minuti terribili per i panzer, che 100 secondi più tardi trovano la via del pareggio sulla punizione che Youssouf Kone recapita sulla testa di Coulibaly. La Germania fallisce il nuovo vantaggio ancora con Mukhtar e trema sul bolide Gbakle. Si va ai suypllementari, dove Malick Toure manca malamente l'appuntamento con la storia e Marc Kempf regala l'ultimo brivido calcolato ai tifosi tedeschi. Ci vogliono i rigori per determinare chi affronterà la Serbia per un posto in finale: decisivo il piattone in diagonale di Stark, che non trova la porta e spezza suo malgrado il sogno tedesco di tornare a vincere il Mondiale Under 20 a distanza di 24 anni. Ora Mali e Senegal sognano una finale tutta africana della storia.
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