Dopo un'astinenza lunga 9 turni il Teramo torna a vincere e dà una scossa alla sua classifica, che lo vede a -2 dall'ultima delle direttamente salve, il Forlì. Viceversa, il 2-0 del Bonolis è forse la sentenza definitiva sulle voglie di vetta del Pordenone, lontano 10 punti dal Venezia.
Ugolotti cestina il 4-2-3-1 di Zauli per un più accorto 3-5-2, l'approccio è buono e nella seconda parte di frazione dà i suoi frutti. Prima però Ingegneri anticipa d'un soffio l'incornata di Barbuti sulla combinazione con Sansovini, Buratto regala palla a Ilari che da due passi viene deviato in angolo ancora da Ingegneri. Sulla battuta dalla bandierina l'ex Santarcangelo si vendica con la sponda per Barbuti, più reattivo di Pellegrini e bravo nel trovare il corridoio in diagonale per il suo primo gol in biancorosso.
La gara è molto nervosa, così un fallo da giallo di Amadio su Misuraca scatena un gran parapiglia a centrocampo che porta a un'espulsione per parte: a pagare per tutti sono Imparato e Ingegneri. Nella ripresa il Pordenone spinge e va a un soffio dal pareggiarla: Misuraca innesca la cavalcata di Arma verso la porta, dove c'è un miracoloso Narciso a sbarrargli la strada.
La partita è accesa: Sansovini sfodera un gran controllo, punta Stefani e va con un sinistro a giro leggermente largo, poi Narciso è ancora super nel deviare in angolo la girata di Arma su appoggio di Misuraca. Sugli sviluppi il Teramo parte in contropiede e Petrella taglia in due la difesa ospite per il liberissimo Barbuti, poco freddo nel calciare su Tomei.
Narciso fa esplodere ancora il Bonolis con una paratona sul piattone di Martignago innescato da Padovan, poi avvia l'azione del raddoppio con un rinvio lungo sul quale Tempesti combina con Petrella, controlla e tira: Tomei respinge, Semenzato prova a ridargli il pallone ma lo scavalca per un autogol da comica. Pur battuto il Pordenone non si arrende ma Narciso oggi ne ha per tutti, così il colpo da due passi di Cattaneo sbatte di nuovo sul suo guanto.
RM
Ugolotti cestina il 4-2-3-1 di Zauli per un più accorto 3-5-2, l'approccio è buono e nella seconda parte di frazione dà i suoi frutti. Prima però Ingegneri anticipa d'un soffio l'incornata di Barbuti sulla combinazione con Sansovini, Buratto regala palla a Ilari che da due passi viene deviato in angolo ancora da Ingegneri. Sulla battuta dalla bandierina l'ex Santarcangelo si vendica con la sponda per Barbuti, più reattivo di Pellegrini e bravo nel trovare il corridoio in diagonale per il suo primo gol in biancorosso.
La gara è molto nervosa, così un fallo da giallo di Amadio su Misuraca scatena un gran parapiglia a centrocampo che porta a un'espulsione per parte: a pagare per tutti sono Imparato e Ingegneri. Nella ripresa il Pordenone spinge e va a un soffio dal pareggiarla: Misuraca innesca la cavalcata di Arma verso la porta, dove c'è un miracoloso Narciso a sbarrargli la strada.
La partita è accesa: Sansovini sfodera un gran controllo, punta Stefani e va con un sinistro a giro leggermente largo, poi Narciso è ancora super nel deviare in angolo la girata di Arma su appoggio di Misuraca. Sugli sviluppi il Teramo parte in contropiede e Petrella taglia in due la difesa ospite per il liberissimo Barbuti, poco freddo nel calciare su Tomei.
Narciso fa esplodere ancora il Bonolis con una paratona sul piattone di Martignago innescato da Padovan, poi avvia l'azione del raddoppio con un rinvio lungo sul quale Tempesti combina con Petrella, controlla e tira: Tomei respinge, Semenzato prova a ridargli il pallone ma lo scavalca per un autogol da comica. Pur battuto il Pordenone non si arrende ma Narciso oggi ne ha per tutti, così il colpo da due passi di Cattaneo sbatte di nuovo sul suo guanto.
RM
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