Siccome c'è sempre una Perilli che vince, stavolta c'è Arianna. E siccome vincono sempre loro per non annoiarsi stavolta l'hanno fatta grossa. Vanno insieme alle Olimpiadi caso raro al mondo, tanto raro da dover scomodare la letteratura sportiva per correre all'indietro fino ai fratelloni Abbagnale. E come sempre è il Tiro a Volo a regalare emozioni e prima o poi sarà obbligatoria la visita sportiva anche solo per raccontarlo. Mezza mattina con le qualifiche, Alessandra parte come un treno e spara 24, Arianna fa fatica e sembra già ai margini della gara. Mentre l'Ale vola con 25 nella seconda, l'Ari si scarica un po' di pressione di dosso e fa 24. E' tornata, ma non basterà. Perché ci vorrebbe un miracolo e all'ora di pranzo Alessandra è dentro tutta la vita e per Arianna peccato. Al caffè è un altro mondo: Alessandra praticamente si pianta perché i campioni non fanno mai quel 21 o 22 che basterebbe, fanno 25 o 20. Perchè non sarebbero campioni se no. Quindi l'Ale 20. Arianna 25 e rileva la sorella nella finale a 6 prenotata Perilli. La Fatima Galvez non sbaglia, ma Arianna fa la faccia cattiva, un errore e poi tutta dritta mentre alle altre via via il sole cuoce il braccino. Sbaglia anche la Galvez e allora la medaglia è sicura, e il colore ce lo giochiamo allo shoot ofF. Il Presidente Giardi gronda ma non si toglie la cravatta, attorno ad Arianna si accende il tifo da stadio degli altri atleti perchè ai Giochi sei sempre protagonista, prima la tua gara e poi capo ultras a quella degli altri. Arianna due in meno della Galvez vince un argento leggendario mentre la sorella sorride e un po' si lascia andare e un po' ripensa alla mattina. Perchè un campione quando non vince non è mai felice, anche se magari l'argento al collo di Arianna la commuove anche un po'. A nome Perilli si viaggia per Rio con lo sconto famiglia e nei bar c'è l'ennesima storiella da raccontare: cosa fanno due sorelle sammarinesi in Brasile? Vanno alle Olimpiadi.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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