Una app delle app. Anzi di tutte le applicazioni esistenti, che chiuda il cerchio in un solo circolo, diremmo noi, magico come sempre in esclusiva ma a disposizione di tutti... Le identità di ognuno in una sola, fornita come profilo da una sola azienda, a gestire il nostro futuro in modo “trasparente”... fino alla morte. Ecco l'idea trasposta al cine multimediale realizzato quasi il grande schermo fosse uno smartphone (guardi il film avvicinando la testa e sgranando gli occhi per rubare i dettagli della schermata). Tutti quanti noi sotto un unico logo; e via con TRUYOU, vedo tutta la verità... mediata dal telefonino o dal tablet, mio e degli altri. Scenario pazzesco ma possibile quello descritto nel bel libro di EGGER, qui anche sceneggiatore, non certo inverosimile ben oltre l'americanata...
Orwell si conferma inossidabile quando si arriva a dire: il privato è un furto, la guerra è pace, conseguentemente la liberta è schiavitù; così la vita, l'amore, l'infinito non ci sono più.
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Orwell si conferma inossidabile quando si arriva a dire: il privato è un furto, la guerra è pace, conseguentemente la liberta è schiavitù; così la vita, l'amore, l'infinito non ci sono più.
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