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Riforma tributaria: si avvicinano le scadenze fiscali, ma già si parla di proroghe

14 apr 2015
Si avvicinano le scadenze fiscali, nel regime della nuova riforma tributaria, ma già si parla di prorogheSi avvicinano le scadenze fiscali, nel regime della nuova riforma tributaria, ma già si parla di proroghe
Si avvicinano le scadenze fiscali, nel regime della nuova riforma tributaria, ma già si parla di proroghe - Scade domani la presentazione del modello IGR “G” per i dipendenti pubblici e privati, che ogni azie...
Scade domani la presentazione del modello IGR “G” per i dipendenti pubblici e privati, che ogni azienda, in qualità di sostituto di imposta, ha inoltrato sul portale della pubblica amministrazione, dal momento che oramai tutto avviene telematicamente. Una volta elaborati i vari modelli ritornano all'azienda di riferimento che provvede a restituirli al dipendente. Si passa poi al 30 giugno, data di scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per le persone fisiche e per le aziende. Nel primo caso, spetta al singolo dipendente presentare un ulteriore modello per portare a detrazione spese mediche, oppure l'affitto. Ed è su questa data che si accentrano però le preoccupazioni di commercialisti e sindacati, impegnati a compilare i vari modelli per conto dei clienti. Infatti la riforma tributaria è partita con tutte le lentezze legate ad una normativa da mettere in piedi ex novo e che non contempla redditi esenti. Come la necessità di prevedere casistiche che si aprono di volta in volta. Tra le novità della riforma n.166 del 2013 c' è la Smac e le deducibilità ad essa collegate. Così come l'articolo 86, che prevede per la prima volta per i cittadini sammarinesi di dichiarare utili, rendite o investimenti fatti all'estero: di qualsiasi genere. Ma restano da definire le esatte disposizioni che mettano in piedi le giuste imposizioni fiscali. L' Ordine dei Commercialisti ha già sollecitato la Segreteria alle Finanze per avere risposte in tempi brevi sui tempi di consegna degli applicativi on line: “Siamo già in ritardo per il 30 giugno” afferma il presidente Marino Albani, “temiamo che debba passare altro tempo”. Timori legati anche al programma nuovo che proprio per questo, dovrà essere soggetto ad assestamento e manutenzione. “Prevedo già una proroga dei termini”, conclude Albani.

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