Una vicenda di abusi durata anni, in famiglia, finita con un arresto. Questa mattina a Riccione sono scattate le manette per un pensionato di 68 anni, originario del Sud America, ritenuto responsabile di una serie di violenze ripetute nel corso del tempo, ai danni delle sue cinque nipotine. A fermare il “nonno orco”, così è stato definito, è stata una delle vittime: la cugina più grande che ora ha 29 anni e che, denunciando tutto ai carabinieri, ha messo fine a questa storia. Secondo le ricostruzioni, la donna fu la prima a ricevere le attenzioni dell'uomo che avrebbe commesso abusi sia nel Paese d'origine che in Italia.
La testimonianza della 29enne non è stata l'unica perché, dopo la denuncia alle forze dell'ordine, altre due delle cinque vittime hanno confermato tutto agli inquirenti. Queste ultime, figlie di suo figlio, le avrebbe violentate in Italia. L'arresto è avvenuto su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani. E' stato un intervento veloce quello della magistratura: due giorni dalla richiesta del pm al provvedimento del gip. Quando i carabinieri lo hanno raggiunto nella sua abitazione l'uomo ha negato le accuse. Il pensionato è stato poi trasferito in carcere ai Casetti.
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La testimonianza della 29enne non è stata l'unica perché, dopo la denuncia alle forze dell'ordine, altre due delle cinque vittime hanno confermato tutto agli inquirenti. Queste ultime, figlie di suo figlio, le avrebbe violentate in Italia. L'arresto è avvenuto su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani. E' stato un intervento veloce quello della magistratura: due giorni dalla richiesta del pm al provvedimento del gip. Quando i carabinieri lo hanno raggiunto nella sua abitazione l'uomo ha negato le accuse. Il pensionato è stato poi trasferito in carcere ai Casetti.
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