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Approvata la nuova legge sull'edilizia sovvenzionata

20 mar 2015
Approvata la nuova legge sull'edilizia sovvenzionataEdilizia Sovvenzionata: il commento del segretario Belluzzi
Edilizia Sovvenzionata: il commento del segretario Belluzzi - Dopo l'approvazione della legge sull'edilizia sovvenzionata il commento della Segreteria al Lavoro
Con 32 voti a favore, 15 contrari, il Consiglio Grande e Generale ha votato questa sera la nuova legge sull'edilizia sovvenzionata. “Un articolato – aveva spiegato il relatore di maggioranza, Andrea Belluzzi - che rivoluziona sostanzialmente l'impianto e le modalità di accesso alle forme con le quali lo Stato sostiene il finanziamento della prima casa: non è più garante della somma erogata ma interviene attraverso il pagamento di una quota degli interessi sulla somma concessa a mutuo dall'istituto bancario”. Un punto, questo, che ha sollevato critiche e perplessità, in particolare per il timore che l'uscita dello Stato dalla posizione di garante possa determinare una serie di conseguenze negative. In particolare preoccupa la nuova posizione delle banche, con le quali gli aspiranti acquirenti dovranno trattare.
Per la prima volta si prevede la portabilità del mutuo, la possibilità cioè di trasferire il finanziamento da un istituto di credito all'altro, senza dover pagare alcuna penale. “E' un cambiamento strutturale importantissimo – precisa il Segretario Belluzzi – che stravolge la vecchia norma del '94, nata in un contesto economico differente. Non per questo – aggiunge – abbiamo voluto rinunciare a partecipare all'affermazione di una aspirazione di tutti: l'acquisto della prima casa”. Con la nuova legge cessano gli interventi a pioggia, si valutano con maggiore attenzione le singole capacità di reddito di ogni avente diritto. Belluzzi ha ricordato come negli ultimi anni si sia verificato il decadimento di un centinaio di mutui, con conseguente ricaduta negativa sui conti dello Stato e la difficoltà di quelle famiglie che non avevano adeguatamente ponderato l'acquisto e l'impegno di spesa. Cambia l'entità del contributo in funzione della durata del prestito: del 60% per un mutuo ventennale, del 70% se il mutuo è limitato a 10 anni.
Proprio ieri sera il Governo ha raggiunto un accordo con la Centrale Sindacale Unitaria per monitorare il progetto di legge, la sua applicazione ed apportare eventuali modifiche. Le opposizioni hanno obiettato su alcuni punti considerati fondamentali, come il passaggio delle garanzie nelle mani delle banche e quello che considerano un disimpegno dello Stato nelle politiche sociali. Lo fa Civico 10, che contesta il potere delle banche di decidere se e a chi concedere il mutuo, mentre Rete, che avrebbe preferito una legge in grado di cogliere i bisogni di oggi, mette in guardia sul rischio che le banche possano fare “cartello”. Invoca un modello diverso l'UPR e Sinistra Unita auspica misure di sostegno per chi è in difficoltà. La maggioranza assicura: “La politica della casa non si ferma su questa norma”.

SB

Nel video il commento del Segretario al lavoro Iro Belluzzi

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