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Politiche del territorio: i programmi dei vari partiti

11 set 2012
Politiche del territorio: i programmi dei vari partitiPolitiche del territorio: i programmi dei vari partiti
Politiche del territorio: i programmi dei vari partiti - Le forze politiche anticipano quali saranno le priorità sul Piano Regolatore Generale
E’ un coro di voci: a San Marino, in vent’anni, si è costruito troppo e male. Già s’intuisce l’importanza che rivestirà, nei programmi politici, il futuro del territorio. Il segretario Dc, dal palco dell’Amicizia, aveva anticipato la volontà della sua coalizione di dare nuove regole al Prg. “Segnali importanti – ricorda Stefano Palmieri di Ap – sono già arrivati in questa legislatura, con la riconversione di aree per evitare la costruzione di condomini”. Il motto di Alleanza Popolare e dei suoi alleati è “puntare su qualità, non quantità”. Quindi: no ad edilizia privata e sì alla riqualificazione del costruito, ad infrastrutture e viabilità, con un occhio di riguardo a scuole e parcheggi. Il Partito Socialista non ha ancora deciso con chi correre, ma sul futuro del territorio ha le idee chiare: la politica dovrà coinvolgere infrastrutture, energia, casa, crescita economica e ambiente. “E’urgente – dice Simone Celli - impostare un Piano delle infrastrutture che ridefinisca l’intero assetto del territorio per i prossimi dieci anni attraverso una sinergia tra pubblico e privato”. Ampio spazio a viabilità, costruzione di nuove arterie e sistemi di trasporto alternativi alla gomma. Per Sinistra Unita si deve ripartire da una contraddizione: oltre 8000 appartamenti sfitti e sammarinesi che non riescono a trovare casa a prezzi ragionevoli. “Prima di procedere a nuove edificazioni – avverte Ivan Foschi – occorre recuperare l’esistente e applicare il principio della perequazione”. Infine Upr, che entro la settimana deciderà se continuare a ballare con il Psd o da sola. Farà parte della grossa coalizione? Ci sono ancora dubbi, ma di una cosa è certa: i centri abitativi dovranno essere vivibili, favorendo la socializzazione fra i cittadini. Sì ad opere di raccordo, dunque, al miglioramento del tessuto urbano esistente, allo sviluppo di infrastrutture per la viabilità, con uno sguardo alle energie rinnovabili, e a trasporti meno inquinanti. Per una migliore qualità della vita.

Monica Fabbri

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