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Referendum anticasta, rinviato ad ottobre quello più corposo

30 lug 2012
Referendum anticasta, rinviato ad ottobre quello più corposoReferendum anticasta, rinviato ad ottobre quello più corposo
Referendum anticasta, rinviato ad ottobre quello più corposo - Il Comitato del Sole rinuncia. Troppe le firme ancora da raccogliere per raggiungere il quorum delle...
Il Comitato del Sole rinuncia. Troppe le firme ancora da raccogliere per raggiungere il quorum delle 500mila, troppo poco il tempo a disposizione. Salta così uno dei due referendum popolari definiti anticasta. Restano invece aperte le sottoscrizioni per quello voluto dal Comitato Unione Popolare che mira ad abolire la diaria di soggiorno prevista nello stipendio dei parlamentari. Un taglio di 3.500 euro al mese, un risparmio complessivo di 50 milioni di euro all'anno. Per questo si può ancora firmare fino a domani. L'altro quesito mirava invece ad abrogare una serie di spese, di indennità e di trattamenti. Numerosi i problemi sulla sua strada, compreso quello della validità delle firme raccolte, pasticci organizzativi e scarsa attenzione da parte dei media, lamentata dagli organizzatori. Si ripartirà ad ottobre, per raggiungere quota 500 mila e combattere così la casta e i suoi privilegi. A Bergamo anche le suore di clausura del Monastero Matris Domini hanno voluto firmare, e il messo comunale le ha dovute raggiungere per consentire loro di compiere quello che hanno definito “un atto di responsabilità”. Superate a Rimini le aspettative degli organizzatori, il Comitato Unione Popolare, che fino a domani spera di far salire ulteriormente il numero dei firmatari. Fra loro anche il Presidente della Provincia, Stefano Vitali, che attraverso Facebook ha comunicato la sua adesione. E proprio la rete è stato lo strumento più utilizzato per promuovere l'iniziativa. Fondamentale il ruolo dei social network. E domani, data ultima per la spedizione dei plichi, si saprà come sono andate le cose.

Sergio Barducci

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