E domani comincia la Lega Pro

Il solito tsunami estivo sconvolge graduatorie e verdetti di campo ma tant'è. Ormai anche questo fa parte della Lega Pro un campionato bello da vedere e incasinato da far partire. Ci sono pochissimi soldi, un po' di creativi della finanza, qualche cialtrone e insomma c'è una perenne caduta massi tra i quali fare slalom. Comunque si gioca, finalmente. E finalmente si rivede anche il Forlì che di tutto questo bailamme era vittima dopo un ripescaggio prima annunciato poi svanito appena un anno fa. Adesso i biancorossi ci sono e partono per Venezia a debuttare contro una corazzata che gli americani vorrebbero riportare là dove la storia l'ha già vista stare. Si gioca alle 18,30 al vetusto stadio Penzo scrostato dalla salsedine e dagli anni che passano senza che mai nemmeno una botta di vernice. Si gioca a Sant'Elena e per Pippo Inzaghi è la prima di una lunga rincorsa alla serie B, mentre Gadda deve salvarsi seguendo l'unica vera linea guida che gli ha dato la società Giocare sempre con quattro under. Questo per evitare altri stress economici dopo quello dei 250.000 sborsati per il ripescaggio.
Debutta in casa il Santarcangelo che sta ancora ritoccando in un mercato che gli ha visto perdere Drudi ceduto al Lecce, ma tesserare il figlio d'arte Paramatti e l'interista Gazzotti, dietro. Come il Forlì l'altra romagnola punta a salvare la categoria impresa che i gialloblu hanno già reso seriali negli ultimi anni. E mentre Brolli si appella a chi ha voglia e sostanza per allargare la base e rendere la società più forte arriva il Feralpi. Ovvio che l'idea di partir forte c'è. In Coppa il Venezia ha detto che i romagnoli sono anche discretamente in palla. Da domani, finalmente, chi ne avrà vivrà.