La Germania comanda, a tratti domina, ma rischia anche di non farcela a causa del portiere Leno che ne combina più di Bertoldo e alla fine il 3-2 significa che i tedeschi sono proprio forti. Bastano appena 5 minuti agli uomini di Low per portarsi avanti. Stindl raccoglie il suggerimento di Brandt e nella solitudine della quale la difesa aussie lo omagia, la appoggia di piattone. Il gol libera la forza tedesca e il raddoppio è sfiorato e rimandato al minuto 28 con lo scatenato Brandt che appunto ci va molto vicino. L'Australia è tutta in colpo di testa di Sainsbury che si suicida ad un passo da Leno. Proprio il portiere è l'uomo che in un certo senso rimette in corsa gli australiani. Arriva l'1-1 è un po' figlio del caso e un po' figlio del portiere. Rogic calcia su Mustafi, la carambola lo favorisce e la seconda placida conclusione viene bucata dallo stralunato Leno. E' un pari che non scalfisce le certezze tedesche, ritrovate in appena 5 minuti. Fallo di Luongo su Goretzka e calcio di rigore che Draxler trasforma ripristinando il vantaggio seppur minimo all'intervallo. Il secondo tempo è la copia del primo. Goretzka è bravissimo e infiltarsi tra le maglie della difesa australiana e trafigge Ryan. Ma non c'è pace per Low. La variabile Leno è sempre sul punto di cambiare i destini della patria. Puntale come un orologio si riprone il Leno show. Rogic dal limite, il pallone sbatte su Juric e si avvia alla disponibilità del portiere che combina quel che mostrano le immagini. Nemmeno il colpo di Var cambia la storia (non c'è il presunto braccio di Juric) e nel finale c'è anche un palo di Werner prima del triplice fischio e di un punteggio più complicato di quel che ha detto il campo.
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