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Italia verso Rio, Pellegrini: "Lasciamo la vicenda doping a casa"

24 lug 2016
Federica PellegriniItalia verso Rio, Pellegrini: "Lasciamo la vicenda doping a casa"
Italia verso Rio, Pellegrini: "Lasciamo la vicenda doping a casa" - In partenza per un collegiale sudamericano, la portabandiera azzurra ha le idee chiare, tanto quanto...
Non c'è l'ombra del doping o dell'imbroglio dietro al tricolore italiano, saldamente nelle mani di Federica Pellegrini nella cerimonia d'apertura del prossimo 5 agosto a Rio de Janeiro. Intercettata all'aeroporto di Fiumicino, in partenza per un collegiale sudamericano in preparazione delle gare olimpiche, la Pellegrini ha descritto la peculiarità dio un'edizione che la vedrà anche nelle vesti di portabandiera, oltre che esprimersi in tema doping.

Elemento doping che per Magnini potrebbe valere anche un podio olimpico: è cronaca delle ultime ore come tra Pechino e Londra - a seguito di ulteriori analisi del CIO - siano emerse altre 45 positività. Imbrogli sportivi che in 23 casi hanno portato anche al podio: vuoi che non ci sia anche qualcuno degli staffettisti che proprio in Cina hanno relegato gli Azzurri al quarto posto? Quasi non sa se augurarselo Filippo Magnini, che alla grande gioia di una medaglia olimpica posposta dovrebbe poi abbinare l'amarezza di non essere potuto fisicamente salire sulla ribalta di un podio olimpico, godere delle emozioni che il lavoro pulito e regolare possono generare laddove portino a risultati di questo calibro.

Due argenti li ha già in cascina, invece, Clemente Russo che punta dritto al gradino più alto del podio: "Importante averne la consapevolezza - dice - perché quella olimpica è una gara del tutto particolare".

Nel servizio le interviste a Federica Pellegrini, Filippo Magnini e Clemente Russo.

LP

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