Tre giornate alla fine 4 punti da recuperare più uno se si considera lo scontro diretto a sfavore. La matematica non condanna ancora i Titani, che negli ultimi tre turni hanno racimolato un solo punto in casa con il Cuneo ed hanno perso i due scontri diretti. San Marino scavalcato anche dall'Albinoleffe che senza i meno 6 sarebbe dentro ai play off e raggiunto dalla Cremonese avversaria tra 15 giorni all'olimpico. Se a tutto questo aggiungiamo che delle tre sfide che mancano alla fine della stagione, 2 sono in trasferta, la situazione in chiave play off si complica ulteriormente. La società per voce del suo Presidente, Danilo Pretelli, ha parlato di premio promozione, ragion per cui i primi ancora a credere che si possano raggiungere gli spareggi,sono proprio i vertici del sodalizio. Anche la squadra e il suo tecnico, vista la prestazione di ieri, non sono apparsi arrendevoli, ma quello che pesa sono i punti persi nelle due precedenti sfide : Cuneo e Virtus Entella, li il San Marino non è stato il San Marino. Naturalmente, seppur riconoscendo un lavoro certosino dello staff tecnico biancoazzurro, è evidente che la squadra di inizio girone di ritorno non c'è più : sono calati di rendimento i senatori: Fogacci,Poletti,Pacciardi,Doumbia e Coda,nell'ultimo periodo sono proprio le loro prestazioni sotto lo standard a fare la differenza in negativo. Qualche difficoltà anche per Acori : il suo lavoro resta considerevole, ma le ultime scelte fanno discutere. Ieri l'ingresso di Mella così come a Chiavari ha contribuito solo a creare confusione tattica, con lo spostamento di Doumbia a sinistra . Proprio Mella rimasto ai margini da tempo, ha perso la palla che poi ha dato il via all'azione del goal. Un Acori anche sfortunato, l'uomo più in forma è di gran lunga Francesco Lunardini, che il tecnico di Tordandrea non ha avuto a disposizione nel momento cruciale. Ora le cose sono 2 : o la squadra troterella di qui alla fine facendo qualcosa di più di un allenamento, o dimostra di crederci vincendole tutte poi i calcoli si faranno alla fine.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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