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Terremoto: sale il bilancio a 124 morti. LE TESTIMONIANZE RACCOLTE DA RTV A PESCARA DEL TRONTO

24 ago 2016
Terremoto: Centro Italia devastato, migliaia gli sfollati
Terremoto: Centro Italia devastato, migliaia gli sfollati
Una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato nella notte, alle 3,36, il Centro Italia con ipocentro a soli 4 chilometri di profondità. L’epicentro ad Accumoli nel Reatino, dove, insieme ad Amatrice e Posta e ad Arquata del Tronto e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano i danni più gravi: «Paesi che non esistono più» ha riferito telefonicamente il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

È salito a 124 morti il bilancio delle vittime del sisma già formalmente accertate. Sono 270 i feriti. Migliaia gli sfollati. È l'ultimo aggiornamento ufficiale della Protezione Civile.

VIDEO - IL CORAGGIO DI UNA NONNA NEL RACCONTO DI UN VIGILE
(di Luca Salvatori e Giuseppe Marzi)


Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato ad Amatrice. Ad accoglierlo c'erano, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Palazzo Chigi ha disposto, in segno di lutto, l'esposizione a mezz'asta della bandiera italiana e di quella europea sugli edifici pubblici di tutto il Paese fino domani, 25 agosto.

Il segretario di Stato americano John Kerry ha chiamato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Si è detto molto colpito dalla gravità del bilancio delle vittime e ha confermato la disponibilità del governo degli Usa a rispondere alle eventuali richieste di collaborazione da parte dell'Italia nei prossimi giorni e settimane.

VIDEO - IL RACCONTO DI UNA COPPIA: "UNA NOSTRA PARENTE MANCA ALL'APPELLO"


''Due le tendopoli allestite a Pescara e Arquata del Tronto, per accogliere gli sfollati del terremoto: la prima con una trentina di tende, la seconda con 15-20 tende''. Lo ha detto il capo della Protezione civile regionale delle Marche Cesare Spuri, che sta coordinando i soccorsi sul posto. Altre persone rimaste senza casa, come a Montefortino, saranno invece sistemate in strutture fisse, come le palestre. Nell'Ascolano stanno arrivando mezzi e uomini della Colonna mobile della Protezione civile regionale, con tende, cucine da campo, gruppi elettrogeni. Pasti caldi vengono già distribuiti a tutti i senza tetto, mentre si scava ancora fra le macerie alla ricerca per rintracciare i dispersi.

In mattinata sono partiti dall'Emilia-Romagna 20 camion con tende, cucine e attrezzature di emergenza. La richiesta di intervento è pervenuta già nel corso della notte da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile, e una prima colonna di 20 camion con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna partirà in mattinata per raggiungere il centro di coordinamento di Rieti, per poi raggiungere la località che sarà indicata. Il modulo che raggiungerà entro sera le zone colpite è composto da tende capaci di ospitare 250 persone, cucine da campo, una tensostruttura e altri servizi per la prima emergenza. “L’Emilia-Romagna– ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini– è pronta a fare quanto necessario per aiutare da subito le popolazioni colpite dal sisma. Purtroppo sappiamo bene cosa vuol dire affrontare una situazione di questo tipo. Metteremo quindi a disposizione la nostra esperienza per dare, già da ora, il nostro contributo per affrontare la situazione”.

Serve sangue di tutti i gruppi sanguigni per aiutare i feriti vittime del terremoto. Lo afferma l'Avis Provinciale di Rieti sul suo profilo Facebook.

La situazione sismica nella zona del terremoto di questa notte "continua ad essere di forte attivita con molte repliche che si susseguono nell'area". Lo ha indicato la responsabile della struttura terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Daniela Pantosti, spiegano che al momento ci sono state circa 250 scosse.

Le scosse di terremoto della notte sono state avvertite distintamente anche in Romagna, dai turisti negli alberghi della riviera come dai residenti nell'entroterra, ma non sono stati segnalati per ora danni. Diversi i sistemi d'allarme entrati in funzione. Numerose le telefonate di cittadini ai centralini di vigili del fuoco e forze dell'ordine, a Rimini come a Forlì, a Cesena come a Ravenna, per segnalare le scosse e avere notizie. Anche a San Marino diverse persone hanno testimoniato di aver sentito distintamente la scossa e di essersi svegliati di soprassalto.

"Sul nostro territorio - ha detto il dirigente della Protezione Civile Fabio Berardi - ci sono state almeno 20 segnalazioni. In particolare a Domagnano, Torraccia, Faetano e Ca' Rigo. Inoltre San Marino si mette a disposizione per le richieste di sangue che dovessero arrivare dalle zone terremotate

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