Logo San Marino RTV

CGG: si apre il dibattito sulla patrimoniale

29 mag 2018
Consiglieri di Rete
Consiglieri di Rete
Mentre in aula si apre il confronto, fuori da Palazzo la Csu anticipa lo sciopero generale con l'Attivo dei Quadri. L'imposta “ha carattere straordinario” – rimarca il Segretario alle Finanze. “Ne avremmo fatto a meno ma era indispensabile per mantenere in equilibrio il bilancio in attesa delle riforme strutturali". Sottolinea gli sforzi della macchina pubblica per pagare stipendi, pensioni e forniture, tanto da aver attivato una linea di credito con Bcsm di 35 milioni di euro.

Entrando nel merito del provvedimento, Celli chiarisce che si pagheranno alcune decine di euro solo per gli immobili superiori ai 170 metri e le abitazioni signorili. Il Governo ha deciso di incidere maggiormente su chi ha più proprietà presentando però un emendamento in cui si abbassa l'imposta del 25 % rispetto al 2013. Si prevede l'abbassamento dell'aliquota dallo 0,4 allo 0,3% per il patrimonio netto delle società. Anche qui torna il paragone con il 2013: allora le persone giuridiche versarono 4 milioni di euro. Oggi 1 milione in meno. Pagheranno anche le banche che godono del credito d'imposta.

Per l'opposizione la patrimoniale è uno strumento recessivo che non rilancia il paese. Lo scendere in piazza – dice Teodoro Lonfernini - dimostra che il paese non sta bene. Sotto accusa l'assenza di politiche economiche. “In un anno e mezzo il Governo avrebbe dovuto produrre le riforme per mettere il bilancio in sicurezza”. Francesco Mussoni fa notare le differenze con il 2013: “la situazione economica e politica è completamente diversa. Allora eravamo in black list e stavamo varando la riforma tributaria. "La Patrimoniale non si giustifica dal punto di vista politico" e teme che senza riforme si dovrà andare avanti con provvedimenti straordinari. “Le riforme – dice Iro Belluzzi - sono recessive. Occorre affrontarle ma non generano economia". E rileva in maggioranza "i primi vagiti di un malessere per l'assenza di politiche di sviluppo”. Critico anche il Ps. Per Alessandro Mancini è un provvedimento riparatore di una politica governativa che in 18 mesi non è riuscita a mettere in moto la macchina dello sviluppo, né ad attirare risorse ed abbattere la spesa corrente. A Marianna Bucci non piace che si usi la scusa dell'emergenza, “lo si fa da anni” - dice - “ma quando l'emergenza è strutturale diventa un paravento”. Rete non è contraria a priori, ma considera questa patrimoniale iniqua, "mette le mani nelle tasche di famiglie e imprese ma risparmia le grandi speculazioni. Sarebbe stato molto più utile introdurla dopo l'Icee, annunciata a novembre ma non ancora attuata”. Per Matteo Zeppa il provvedimento vessa la cittadinanza. "La prima casa andava esentata in toto" e critica la tassazione della polizza sulla vita.

Numerosi gli emendamenti dell'opposizione. La Dc propone l'esenzione per chi riporta i soldi a san marino. "Lo scudo fiscale non sta funzionando – dice Alessandro Cardelli – cerchiamo di fare tornare risorse nel paese". Apprezzato invece dalla minoranza l'emendamento del Governo che elimina la facoltà per le banche di compensare con i crediti d'imposta.
Le forze di opposizione sperano comunque non si vada alla ratifica in notturna. "La cittadinanza deve sapere, se ne parli alla luce del sole".



Luca Santolini
si chiama fuori dall'ipocrisia generale e chiarisce: Civico 10 già nel 2012 aveva previsto la patrimoniale al primo punto del suo programma. Il gettito era lo stesso ma cambiavano le modalità di attuazione. Ammette di non essere pienamente soddisfatto. Nessuno può dire di esserlo, né in maggioranza che in Congresso, così come nell'opposizione. Rileva un dato incontrovertibile: “un bilancio che deve recuperare circa 30 milioni di deficit strutturale”. Poi si rivolga alla politica e ai sindacati: se vogliamo essere seri e impostare riforme che garantiscano un futuro ai cittadini non possiamo prescindere da una riflessione sul patto generazionale”.

Dalla maggioranza non arriva solo l'appello alle grandi riforme ma anche al contenimento della spesa pubblica “che deve puntare ad una maggiore efficienza” dice Marica Montemaggi. “La Pa – aggiunge Fabrizio Perotto – è stato un importante ammortizzatore sociale, oggi le si chiede un contributo di solidarietà”.


MF

Riproduzione riservata ©